Considerate che non mi piace far classifiche, mettere prima uno di un altro. Lo faccio per farli apparire e conoscere, per supportarli.
1) Osanna: Il diedro del Mediterraneo.
Finalmente un disco con inediti da Lino da tempo atteso, fiancheggiato da un gruppo super, brani convincenti, freschi, poetici, e in più il DVD di Osannaples col CD ne fanno un acquisto indispensabile a mio parere.
2) Bernardo Lanzetti: Horizzontal rain.
Un disco contaminato che va oltre il Prog, con musicisti d'eccezione il Bernardo ha tirato fuori una mitragliata di idee affascinanti ottimamente coronate dalla sua voce e modo di essere eclettico.
3) Antiche Pescherie nel Borgo: Si no sabir tazir.
Non basta sapere il sabir per non tacere di fronte a quest'opera eccellente della premiata ditta
CAP+Jumbo, ovvero Venegoni+Fella. Tutto è studiato nel dettaglio: dalla resa sonora ai testi in veneto antico, dal libretto interno al cartonato dell'LP a forma di pesce. Un disco che colpisce dritto e fino in fondo gli appassionati di buona musica.
4) Alessandro Corvaglia: Out of the gate.
Primo ma non ultimo album solista del cantante per me con una delle più belle voci in circolazione, in IT e altrove. Con i suoi amici, musicisti con gli attributi, dà vita a un insieme di brani convincenti tra cui anche diversi strumentali, a testimonianza del suo amore per la musica Progressive.
5) Noisy Diners: The princess of the alien keys.
Metti al timone delle melodie un uomo di grande esperienza come Fabrizio Dossena e a quello delle armonie uno con le capacità musicali e artistiche come Cristiano Roversi , ne esce fuori un racconto in musica strepitoso, che asptta solo di vedere il suo seguito.
6) The Watch: The art of bleeding.
Ottavo disco di inediti per la compagnia di Simone Rossetti che lo sostiene come sempre con una delle migliori riproposizioni del Genesis sound. Non dirò che sembra un lavoro di Gabriel tirato fuori dai cassetti dopo 40 anni, perché le sonorità sono fresche, attuali. e le tematiche riguardano questo secolo. Ma pensandoci... questo è un disco di Gabriel del 2021, perché il chitarrista si chiama proprio così.
7) Elisa Montaldo: Fistful of planets II.
Il secondo capitolo dell'opera di una tastierista che sa comporre, suonare e cantare fuori dagli schemi. Sorprendente, geniale, elegante, polivalente: un'artista che vive di musica e per la musica.
Ske: Insolubilia.
Stavolta Paolo Botta è andato oltre il suo modo originale di fare post Prog. Stavolta un amarcata componente melodica accompagna e levita su tutto questo disco, sempre particolare e innovativo come ogni lavoro di Ske, ma che ti resta dentro, che ti scorre tra le orecchie senza problemi.
9) Brave New Worlds: .Net of illusions
Fabio Armani ne combina di tutti i colori con i numerosi gruppi che lui ha, come se avesse un clone che compone e incide per lui. Secondo lavoro convincente, ottima direzione musicale anche di sperimentazione di sonorità di livello, musicisti internazionali e vocalità di valore.
10) Syndone: Kama sutra
Niente a che vedere in realtà con l'erotismo, un'opera di Nik Comoglio e colleghi che va oltre il Prog, dritta in 4/4 ma piena di soluzioni sonore originali e accattivanti. Da ascoltare bene e capire.
Ne ho lasciati fuori tanti altri… ma vabbè, queste sono le regole.