Birth "Born"

Country: USA
Genre(s): Retro Prog
Label: Bad Omen Records
Format: CD, digital,vinyl
Release date: July 15, 2022
Tracklist
1. Born
2. Descending Us
3. For Yesterday
4. Cosmic Tears
5. Another Time
6. Long Way Down

Credits
Conor Riley (Astra) – Vocals, synthesizer, electric piano, organ, acoustic guitar
Brian Ellis (Astra) – Guitar, electric piano, percussion
Trevor Mast – Bass
With
Paul Marrone - Drums

Media/Samples
Bandcamp


Potenzialmente potrebbe essere un album top per il 2022...

Sentito un paio di volte...bello...ma, per ora, preferisco i due Astra.

vale ha scritto:Sentito un paio di volte...bello...ma, per ora, preferisco i due Astra.

Sono d'accordo con te.Gli Astra erano a un livello più alto.Comunque più lo ascolto e più mi piace.
I due Astra sono tra i dischi più belli del prog in generale.Negli anni 70 avrebbero fatto un successone...ai giorni nostri purtroppo...
Questo cresce ad ogni ascolto ma per ora non è a quei livelli.Comunque confido nel genio di Brian Ellis anche per il futuro.
Tu non sai quanto avrei pagato un biglietto per vederli al festival di Roadburn nel 2013.In quell'esibizione c'è l'assolo di chitarra di Brian in The Weirding che da solo valeva la serata!
Da accapponare la pelle.

Ps Tengo comunque a precisare che "Born" è comunque la migliore uscita e di gran lunga, non di quest'anno ma degli ultimi anni...
Imho

Ps Tengo comunque a precisare che "Born" è comunque la migliore uscita e di gran lunga, non di quest'anno ma degli ultimi ...




Qui dissento...ci sono gli Agusa, i Bubblemath, i Wobbler, gli Arabs in aspic, i Tusmorke, i Ring Van Möbius, gli Jordsjo, Shamblemaths.....altri americani...

Ottimo disco, per me al momento il migliore dell'anno per distacco.

Se vi piace il jazz-rock elettrico davisiano provate ad ascoltare le Escondido sessions del Brian Ellis Group, che ritengo il disco più bello tra quelli realizzati da Ellis.

vale ha scritto:

Ps Tengo comunque a precisare che "Born" è comunque la migliore uscita e di gran lunga, non di quest'anno ma degli ultimi ...




Qui dissento...ci sono gli Agusa, i Bubblemath, i Wobbler, gli Arabs in aspic, i Tusmorke, i Ring Van Möbius, gli Jordsjo, Shamblemaths.....altri americani...

Nessuno di quelli che hai citato si avvicina nemmeno a Born.Tranne quello degli Agusa e in parte l'ultimo dei Wobbler e dei Malady.Gli altri addirittura non mi sono piaciuti,nemmeno Jordsjo.Ma comunque sai che poi alla fine è una questione di gusti.
Diciamo che vince per distacco su "quasi" tutti...

Interessante il fatto che quasi tutte le recensioni,al momento, sono un "ni".
Non apprezzatissimo in generale all'estero ma....
l'unica recensione estremamente positiva,con la quale mi trovo d'accordo è:.....Italiana!!!!
e bravo Jacopo Vigezzi

https://progrockjournal.com/review-birth-born/

Non mi meraviglio dell'accoglienza altalenante. Ad essere bello è bello e probabilmente anche da top classifica di fine anno ma, come avete sottolineato, non sono gli Astra e il disco non si avvicina all'eccellenza di quei due unici lavori.
Inoltre, come spesso capita con questi approcci così retrò, vi sarà sempre una fetta di ascoltatori che la vivranno come la fiera del "vorrei ma non posso".
Insomma il disco c'è, ma non i consensi unanimi.

Bellissimo album!
Estremamente e volutamente "vintage style".
E' sorprendente quanto "Long Way Down" sembri una canzone dei Gentle Giant e quanto lo stesso video sembra fare loro omaggio.
Scuramente uno dei migliori lavori targati 2022; per quanto mi iguarda però, in quano io fanatico del new prog, continuo a preferirgli Jonas Lindberg & the Other Side con Miles from Nowhere (questi per me è stato proprio amore a prima vista!).