Devo dire che sono rimasto a dir poco sorpreso. Se i primi due album erano all'insegna di un prog altamente folk, delicato e pastorale, un po' alla Big Big Train più folk, "Harvest" risulta invece molto più articolato e complesso. I primi due brani ripartono da dove li avevamo lasciati, ma già il terzo brano, The Old Man And The Butterfly, segna un cambio di passo: da qui in poi il sax diventa molto presente, le composizioni prendono una piega più jazz (sarebbe poi fuori luogo un paragone con i Maneige?), molto elaborate e ricche di variazioni. Da notare come le canzoni siano solo 6, con una durata media molto più alta: spicca il brano più lungo finora composto dai greci, la conclusiva "Queen Of Wishes".
Insomma, un album che riprende le sonorità del passato ma rivisitandole in una chiave molto più complessa, complessità che comunque la band sembra poter assolutamente gestire dal punto di vista tecnico e compositivo.
Dopo lo stupore iniziale, lo promuovo a pieni voti. Probabilmente sarà da top 3 di fine anno.
Qui il link per l'ascolto: https://ciccadabem.bandcamp.com/album/harvest