Big Big Train: Alberto Bravin è il nuovo vocalist

Notizia bomba! Sarà il nostro Alberto Bravin, già con PFM, la nuova voce solista dei Big Big Train!

potrebbe essere un aggancio per "verunizzarli"...

Scelta sorprendente e anche coraggiosa.
Non conosco Bravin, ma mi sembra strano che una band inglese (o per la maggioranza inglese) non abbia scelto un madrelingua. Può darsi che inconsciamente su Greg Spawton abbia influito il grande amore per la nostra terra, che considera una seconda casa.

Da un lato mi fa piacere che decidano di continuare. Ma non si può non notare che tra abbandoni e sciagure la band abbia cambiato pelle.
Già gli ultimi due dischi hanno evidenziato un principio di svolta in tal senso (molto meno "sinfonico pastorale").
Vedremo.

Giuse ha scritto:Da un lato mi fa piacere che decidano di continuare. Ma non si può non notare che tra abbandoni e sciagure la band abbia cambiato pelle.
Già gli ultimi due dischi hanno evidenziato un principio di svolta in tal senso (molto meno "sinfonico pastorale").
Vedremo.

La band che conoscevamo e di cui ci siamo innamorati non esiste più e già, come hai notato, dagli ultimi due dischi, che nel complesso sono buoni, ma lontani dall'eccellenza a cui ci avevano abituati (anche se presentati come un unico lavoro, con qualche scrematura, non sarebbero andati molto lontani)
I Big Big Train hanno sempre avuto formazioni instabili, che li hanno portati più volte sull'orlo dello scioglimento, ma i componenti che hanno fatto parte del periodo da The Underfall Yard fino a Grand Tour non sono facilmente sostituibili.
Nonostante Danny Manners e Rachel Hall raramente siano comparsi nei credits, il loro lavoro a livello di arrangiamento e particolarizzazione dei brani è stato fondamentale. Non è un caso che, come hai sempre opportunamente notato, negli ultimi dischi, manca o sono ridotte all'osso quelle impalcature sinfonico-pastorali, tenute in piedi proprio dal lavoro dei due dimissionari. A questi due perdite aggiungiamoci quella di un chitarrista vario ed esperto come Dave Gregory, di un componente storico come Andy Poole e la tragica morte di un autore, un cantante straordinario come David Langdon, che di fatto ha tirato fuori la band dalle sabbie mobile dell'indifferenza per portarli nell'olimpo. Quello che ascolteremo è una band completamente diversa. E' un tasto su cui mi piace sempre tornare, ma quando una band cambia componenti è naturale che il tutto si ripercuota sul risultato finale. Greg Spawton, compositore principale, prepara dei demo sui cui poi tutta la band lavora, con un risultato finale molto molto diverso da quello originario. Avere X o avere Y in formazione non può non fare la differenza.
Mi fa piacere che la band abbia deciso di continuare, così come l'avere puntato su una voce completamente diversa da quella di Longdon, quasi a creare una separazione tra un prima e un dopo. Non è detto che i nuovi componenti non possano dare moltissimo (e nei due dischi, nonostante l'apporto ridotto, si sentono belle cose), ma quello che ascolteremo è di fatto un'altra band che porta il nome Big Big Train.

Aggiungo che se guardate la preview della presentazione di Bravin, potete ascoltare un pezzettino di un brano con il nuovo cantante.

Se il nuovo innesto servirà a rendere i BBT meno noiosi, è più che il benvenuto