Ring Van Möbius "Commissioned Works Pt II - Six Drops of Poison"

Country: Norway
Genre(s): Retro Prog
Label: Apollon Records Prog
Format: CD, vinyl, digital
Release date: July 14, 2023
Tracklist
1. The 1st Chapter: Elements, including a) In Awe, b) The Portrait
2. The 2nd Chapter: The Fire (pt I)
3. The 3rd Chapter: Moments and Movements, including a) The Questioning, b) Circles & Crosses, c) The Drifting (pt I)
4. The 4th Chapter: Through Oceans of Glass
5. The 5th Chapter: When Man Becomes Wolf
6. The 6th Chapter: Hex
7. The 7th Chapter: An Ending, including a) The Transfer, b) The Knife
8. The 8th Chapter: A Darker Poison, including a) The Dawn, b) Colossal
9. The 9th Chapter: The Echoes, including a) The Drifting (pt II), b) Directions
10. The 10th Chapter: Paradoxal Fate, including a) The Eyes, b) The Drifting (pt III), c) The Cosmic Hour
11. The 11th Chapter: The Nine, including a) The Fire (pt II), b) A Nonagon in Eight
12. The 12th Chapter: The Conclusion, including a) Astray, b) The Finale

Credits
Thor Erik Helgesen: Spectral Modular Synthesis System, Hammond L100, Steinway grand piano, Fender Rhodes piano, Yamaha upright piano, Mellotron, lead and backing vocals
Dag Olav Husås: Tubular bells, timpani, chimes, drums, glockenspiel, gong, cymbals, backing vocals
Håvard Rasmussen: Danelectro Doubleneck 6 str. bass / 12 str. baritone guitar, Space Echo, Ring Modulator


Dopo 2 album molto belli e molto vintage...vediamo che combinano i ragazzi norvegesi...

Ho apprezzato molto anche questo, "When Man Becomes Wolf" per me è già un piccolo classico del genere prog retrò, ci sento un po' di tutto, dai Procol Harum agli Egg ai Gravy Train!

Francamente ad un primo ascolto lo trovo molto inferiore ai due splendidi album precedenti.

Per ora " delusione" dell'anno...Non che sia brutto...ma, malgrado il " consiglio" di Mauro di considerarlo un'unica suite, troppo frammentario, troppo " abbozzato", troppo " non finito"...Mi aspettavo molto molto di più...Lo ascolterò ancora...ma il sunto è questo...

Ogni tanto è " necessario" ricredersi...Dopo numerosi ascolti è cresciuto sensibilmente nel mio gradimento...Gli preferisco sempre i primi due, ma pure questo è riuscito...meno immediato ( alle mie 'recchie...)ma con spunti notevoli...che paiono ( o sono?) talvolta incompiuti, visto la brevità di mtibrani.

Il tuo "ripensamento" sul giudizio da dare a questo lavoro mi spinge a ribadire un mio punto di vista.
Tu hai "insistito" nell'ascolto di questo album perché ti avevano convinto gli altri album del gruppo.
E hai cambiato parere.
Ma se fosse stato un album di una qualunque band x avresti lasciato perdere dopo il primo ascolto.
Tanto ci sono mille altre proposte da "assaggiare".
Tutto il contrario di quello che si dovrebbe fare con una musica che non è di immediata assimilazione.
Quello che intendo dire è che il troppo stroppia.
Facile dire che nessuno ci obbliga ad ascoltare tutto, ma per degli appassionati come noi non è facile resistere.
Sinceramente io mi trovo un po' a disagio in questo mare di proposte, perché mi piace approfondire le cose e diventa impossibile farlo per tutto ciò che piace.
Forse sono vecchio (senza forse) ma ho nostalgia di quando uscivano due album al mese.